La cabina di regia nazionale per l’emergenza idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha approvato le proposte della Regione Siciliana, presentate dal commissario Nicola Dell’Acqua, per la riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani. L'obiettivo è garantire ai cittadini la fornitura d’acqua entro giugno, utilizzando moduli temporanei in attesa di quelli definitivi.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha espresso soddisfazione per l'accelerazione delle procedure, sottolineando l'urgenza di queste misure a causa dei cambiamenti climatici e dei periodi di siccità. I lavori urgenti prevedono di ripristinare i dissalatori dismessi da oltre dieci anni e installare moduli temporanei, con l’obiettivo di fornire 500-600 litri d’acqua al secondo, aumentando poi la produzione fino a 900 litri al secondo grazie alle opere strutturali di presa a mare.
Il governo della Regione ha stanziato 90 milioni di euro nell'Accordo di coesione con il governo nazionale e altri 10 milioni dal bilancio regionale per finanziare il progetto.
Nel frattempo, i comuni stanno ricorrendo a privati per il trasporto dell'acqua, con costi che raggiungono i 600 euro ad autobotte. Si stanno attivando silos per la distribuzione dell’acqua, ma la gestione presenta difficoltà. A San Cataldo si utilizzano autocertificazioni, a Troina elenchi elettorali, e a Caltanissetta si valutano card per razionare l’acqua, con un limite di 100 litri a settimana per nucleo familiare. La Protezione Civile garantirà forniture maggiori per anziani e disabili.
Cresce la protesta tra i cittadini: il PD ha annunciato una conferenza stampa sull’emergenza, e associazioni e cittadini di Agrigento, Enna e Caltanissetta manifesteranno in Piazza Indipendenza a Palermo per chiedere soluzioni immediate.