Il deputato regionale del Partito Democratico, Fabio Venezia, ha presentato all'Assemblea Regionale Siciliana (Ars) un disegno di legge volto a garantire un salario minimo di almeno 9 euro l’ora per tutti i dipendenti delle imprese che operano per conto della Regione Siciliana e degli enti da essa controllati, sia attraverso gare d’appalto che affidamenti diretti.

“È fondamentale assicurare una retribuzione dignitosa, in linea con i principi sanciti a livello comunitario, che includono il rispetto dei contratti collettivi nazionali, la tutela del salario minimo e la garanzia di condizioni lavorative sicure e rispettose della dignità dei lavoratori,” ha dichiarato Venezia, primo firmatario della proposta.

Il testo legislativo, sostenuto anche dal capogruppo Michele Catanzaro e dall’intero gruppo Pd all’Ars, mira a introdurre una norma che obblighi l’applicazione del contratto collettivo nazionale più adeguato per le attività svolte nei contratti pubblici regionali, includendo trattamenti migliorativi ove possibile. Venezia ha inoltre sottolineato l’importanza di allinearsi ad altre regioni italiane, come la Puglia, che hanno già adottato simili misure normative.

Se approvata, la legge rafforzerebbe le tutele economiche e contrattuali per migliaia di lavoratori coinvolti in progetti e servizi pubblici in Sicilia, promuovendo un modello di appalti rispettoso dei diritti dei lavoratori.