- Palermo - Maxi-Emendamento alla Finanziaria: Misure per la Crescita e il Sostegno alle Imprese
- Palermo - Avvisi Esplorativi per i Complessi Termali di Sciacca e Acireale
- Palermo - Rinvio delle Elezioni Comunali in Sicilia: Nuove Date per il 2026 e 2027
- Palermo - Interventi di Contrasto alla Siccità: Fondi Regionali per 2.952 Progetti Agricoli
- Caltanissetta - Inaugurazione della Galleria Caltanissetta sulla Ss 640
- Concluso a Patti il Corso Eno Food 4.0 per Esperti nel Settore Agrifood
- Enna tra Sogni e Contraddizioni: un bilancio del 2024
- Dettagli
- Categoria: Riceviamo e Pubblichiamo
Il caro voli, segnale inquietante che la Sicilia non fa parte dell'Italia
Ma qual è l'altra regione in Italia che paga per togliere i propri residenti dall'isolamento? Nessuna, solo la Sicilia alla quale non è riconosciuta la continuità territoriale con tutta la nazione. E così per abbattere un poco le gravose, scandalose, umilianti tariffe delle compagnie aeree verso l'Isola a Natale e nei periodi con maggiore afflusso il presidente Schifani ha dovuto aprire i cordoni della borsa e spostare ben 15 milioni di euro su una spesa che la Regione non avrebbe dovuto sostenere. La dotazione finanziaria dello sconto è di 27,5 milioni di euro.
Sono comunque milioni di euro che la Sicilia avrebbe potuto e dovuto investire nel Turismo, nella Sanità o in altri settori. Servono invece per assicurare sconti. Quella del caro voli è una delle specificazioni più lampanti che l'unità d'Italia è rimasta segregata nei sogni di qualcuno che su di essa magari ci ha lasciato la vita.
La decisione di pagare della Regione ha il sapore della mossa tampone anche perchè ristretta a due aeroporti Roma e Milano e tutti gli altri siciliani che vivono a Verona, Torino, Genova, Bologna, Venezia, Firenze e via dicendo e via dicendo sono esclusi? Non è neppure possibile ipotizzare che la Regione aggravi ancora il suo bilancio per pagare nuovi sconti, già questi hanno un sapore infinitamente amaro, sanno di esclusione, emarginazione.
Nella vicenda primeggia l'assoluto silenzio del governo nazionale che non prende posizione su una questione fondamentale per l'economia isolana. Infatti le tariffe esosissime di tutte le compagnie non incentivano il turismo verso la Sicilia ma lo spostano verso altre località.
Insomma tariffe che segnano il solco tra l'Italia e la Sicilia con i siciliani che devono continuare a pagare l'Italia. Il sacco continua. Il governo avrebbe dovuto intervenire almeno con l'ex compagnia di bandiera pagata e ripagata dagli italiani e dai siciliani con le tasse e invece proprio essa fallita e rifallita propone i prezzi più alti.
Non siamo davanti al problemino del biglietto aereo un po' caruccio siamo di fronte ad una montagna che oscura ai siciliani la voglia di sentirsi italiani. Che il governo Meloni batta un colpo e lo batta nella direzione giusta non fosse solo perchè la Sicilia ha sostenuto con i numeri la maggioranza di centrodestra.
Paolo Di Marco
Riceviamo e Pubblichiamo - Potrebbe interessarti anche...
Enna tra Sogni e Contraddizioni: un bilancio del 2024
Sabato, 21 Dicembre 2024 10:43Mentre il 2024 volge al termine, è tempo di riflessioni, di bilanci, e di speranze per il futuro. Un anno che, se da un lato ha lasciato qualche nota positiva, dall'altro ha messo a dura prova la...
Nicosia - La buona sanità paga sempre
Giovedì, 12 Dicembre 2024 18:52Con una lettera inviata alla Direzione dell’ASP di Enna, la signora A. Z., operata d’urgenza all’Ospedale Basilotta di Nicosia, ringrazia tutti gli operatori che si sono presi cura di lei durante...
La magia del Natale: in Sicilia è anche la festa del palato con la giuggiulena e i mucatoli…
Lunedì, 09 Dicembre 2024 07:53Il Natale per me non è associato a paesaggi innevati tipici del Nord o riunioni familiari attorno al caminetto, bensì, oltre alla creazione del presepio, lo associo al ricordo dei dolci e dei piatti...
Enna, il Natale dimenticato: buio e processioni invece di luci e vita cittadina
Domenica, 08 Dicembre 2024 19:59Buonasera amici di dedalo. Grazie anticipatamente per la possibilità che date ai cittadini di dire la loro. Il natale è alle porte ma in città non si respira proprio l'aria natalizia ma di venerdì...