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“A volte ritornano i "fratellini d'Italia"” e, in questo caso, nel peggiore dei modi
Incredulità, ipocrisia ed ignoranza sono le tre parole che riassumono benissimo il lungo articolo a firma del circolo comunale di FdI apparso ieri sulla stampa.
INCREDULITÀ. La prima cosa che ci è saltata immediatamente agli occhi è l’indicazione degli autori della nota e ci siamo subito chiesti com'è possibile che, nel giro di pochi mesi, gli stessi che lanciavano invettive e chiedevano le dimissioni del sindaco Dipietro, reo di aver tradito il mandato elettorale, possano aver cambiato idea nel giro di così poco tempo. Tuttavia, chi , come noi, conosce la storia politica di tali soggetti non avrà difficoltà a darsi la risposta. È lapalissiano, infatti, che i "fratellini d'Italia", con questo articolo di stampa intriso di tante menzogne, hanno iniziato a tessere la tela per entrare nelle grazie del Sindaco, nella speranza che con il prossimo ed ennesimo rimpasto, chi fu bocciato sonoramente dal corpo elettorale, possa rientrare in consiglio. Ed è qui la prima sostanziale differenza tra gli "spuri ed ipocriti" ed il blasonato partito di FdI. A scanso di equivoci, noi, "spuri e tornacontisti", i posti in giunta li abbiamo lasciati e più volte rifiutati, loro invece, con acrobazie politiche che farebbero impallidire financo i tanto vituperati politici della c.d. prima repubblica, elemosinano un posticino a Sala Euno.
IPOCRISIA. Sul disastro ATO e le conseguenti accuse rivolte al centro-sinistra ed in particolare al PD, partito da cui proviene il socialista Dipietro (come correttamente gli hanno rinfacciato i “fratellini d'Italia” nell'articolo del 30 giugno 2023, cioè ieri), è doveroso ricordare che l’esternalizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei servizi connessi del Comune di Enna avvenne sotto la guida del sindaco Ardica, unico autorevole esponente della destra ennese. Ci sembra, altresì, opportuno ricordare, a chi ha evidenti problemi di memoria, che tra i commensali di quella tavola ben imbandita, il cui menù riportava solamente una pietanza, l’"ATO", c'era anche la parte politica che oggi si riconosce in FdI.
IGNORANZA. Sulla questione del rinnovo dell'affidamento del servizio alla società EcoEnnaServizi, è evidente che FdI non sa nemmeno di cosa parla, sconosce in toto l’argomento per cui è giusto fare chiarezza. Una prima questione è quella che il Sindaco nel 2018 non poteva modificare lo statuto senza passare dal Consiglio Comunale. A tal proposito, suggeriamo vivamente la lettura dell'art. 9 dell'atto costitutivo e dell'art. 11 dello Statuto originario. Seconda questione, il Consiglio Comunale non approva i bilanci della società EcoEnnaServizi, perché il Sindaco con la prima deprecabile modifica statutaria, fatta dopo meno di un anno dalla costituzione della società, precisamente nel 2018, ha tolto al Consiglio Comunale questa importante prerogativa. Cionondimeno, atteso questi continui richiami, provenienti da più parti, ai bilanci della società EcoEnnaServizi, ci ripromettiamo di fare uno studio approfondito anche di questi e chissà!!
Detto ciò, non possiamo sottacere che questa è una vicenda che ci consegna un dato politico alquanto significativo, che non può passare inosservato e sul quale invitiamo i cittadini a riflettere. Infatti, se c'è qualcosa di veramente surreale, questa è la ridicola ed incomprensibile occupazione dell'aula consiliare da parte dell'Amministrazione e dei gruppi consiliari che la sostengono, da parte di coloro che, non avendo argomenti, cercano di attirare l’attenzione della città occupando le aule. Sarà il primo caso in Italia e forse nel mondo, che le forze di governo organizzano una simile azione politica, che solo in casi estremi viene invocata dalle opposizioni. Ora, lo capiscono anche le pietre, non solo chi sa leggere la politica, che con questa mossa, a dir poco sbalorditiva, l'Amministrazione Dipietro si è auto-sfiduciata. Il Sindaco “eletto a furor di popolo” con una maggioranza bulgara, prenda atto che non ha più i numeri, nonostante il soccorso di qualche eletto all’opposizione, per portare avanti il suo programma politico-amministrativo e, nell’interesse della Città, rassegni le dimissioni. Questa è la questione seria su cui i cittadini devono riflettere, non sul ruolo del Presidente del Consiglio che, ricordiamo a coloro che hanno problemi di memoria e che si scandalizzano del fatto che possa intervenire in aula, in primis, lo stesso è e rimane un Consigliere Comunale.
Salvo poi assecondare doppi ruoli in cui si è controllori e controllati…
I consiglieri comunali del Gruppo Moderati per Enna
Gargaglione, Macaluso e Baldi
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