Proseguono i lavori per la pavimentazione della strada di cinta e la piazza antistante il Castello di Lombardia. Non sono proprio veloci ma intanto vanno avanti. Ma una domanda nasce spontanea: c'era proprio bisogno di chiudere totalmente il castello?

Diciamo questo perché con la chiusura totale ha incrociato le braccia il proprietario di una pizzeria perchè non c’è più l’accesso al locale. E’ stata preclusa la possibilità di visitare il maniero e la vicina Rocca di Cerere e, cosa non da poco sospesa la brillante attività della Pro Loco Proserpina come guida del Castello.

Tutto questo perché? Non sarebbe stato più saggio e razionale chiudere un tratto, completarlo e poi passare avanti anzicchè chiudere tutto?

Per esempio si poteva iniziare dalla parte laterale della strada fino ad arrivare alla stradella per la Rocca di Cerere e lasciare aperta la Piazza e l’ingresso principale e consentire al ristirante di svolgere la propria attività.

Poi riaperta la parte completata si poteva chiudere la Piazza dove c’è la statua di Euro e il resto della strada lasciando aperto l’ingresso laterale ai visitatori e ai clienti del ristorante.

Perchè quando le cose le dobbiamo fare noi è cosi innata la nostra capacità di complicare il tutto? Chi dirige i lavori come mai non ha pensato ad una ipotesi, quella appena accennata o ad altra soluzione?

Sapere quanti autobus di turisti non sono arrivati ad Enna? Ben 40.

Siamo qui a farci del male e lo sappiamo pure fare bene.

Gaetano Di Maggio