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Enna - La Sanità ennese attraversa qualche momento di contraddizione
La sanità di Enna vive una fase caratterizzata da qualche contraddizione. Se da una parte si registrano casi di eccellenza nelle prestazioni mediche, come più volte riportato, dall’altra emergono problematiche strutturali che potrebbero mettere in crisi il sistema. Il recente episodio che riguarda gli ascensori del l'ospedale Umberto I di Enna, ne è un chiaro esempio.
A raccontare la vicenda è Mario Di Prima, un cittadino ennese ricoverato per una frattura al femore, che ha elogiato i medici del reparto di Ortopedia diretto dal professor Arcangelo Russo per la competenza dimostrata durante il suo intervento chirurgico. Tuttavia, Di Prima ha vissuto una disavventura a causa di problemi agli ascensori durante il trasferimento al reparto di Urologia per una complicanza urologica sopravvenuta.
Durante il trasporto, l’ascensore di servizio ha subito un guasto, bloccandosi e ritornando al piano di partenza, con le porte che non si aprivano come previsto dalle normative di sicurezza. Nonostante l’infermiera abbia prontamente attivato l’allarme, l’attesa del personale tecnico si è prolungata oltre il previsto. Dopo venti minuti, Di Prima ha dovuto contattare i Vigili del Fuoco, che hanno risolto la situazione liberando lui e i suoi familiari.
Di Prima, che di professione è poliziotto, si è detto sconcertato per l’inadeguata gestione degli ascensori in una struttura sanitaria di tale importanza. Si interroga su come una simile inefficienza possa verificarsi in un contesto ospedaliero, dove la funzionalità degli ascensori è cruciale per garantire la sicurezza dei pazienti.
“Mi complimento e sono orgoglioso dell’operato dei medici e del personale dell’ospedale che si sono prodigati in aiuti non di loro competenza. Tuttavia, è inaccettabile che una struttura ospedaliera di rilievo possa avere una gestione così deficitaria degli impianti fondamentali,” conclude Di Prima. Al suo rientro al lavoro, ha promesso che si avvarrà dei suoi diritti per denunciare l'accaduto alle autorità competenti.
Mario Pagaria
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